Placche alla gola

 

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Le placche alla gola sono spesso la conseguenza di un'infezione di origine virale oppure batterica, che interessa le vie aeree superiori ed in particolare il rivestimento mucoso della faringe. Di colore che va dal bianco al giallo, si depositano sul palato molle, le tonsille e l'ugola.

Le vescicole nella fase acuta si riempiono di materiale purulento comportando mal di gola, difficoltà nel deglutire, ingrossamento dei linfonodi del collo, febbre, gola arrossata ed alitosi.

Si manifestano a qualsiasi età, prediligendo in modo particolare soggetti immunodepressi e bambini. I sintomi, debitamente curati, scompaiono in genere dopo una settimana circa.

 

 

Placche in gola cause

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Le placche alla gola sono solitamente causare da infiammazioni batteriche, fungine o virali. Accompagnano sovente il decorso di malattie come influenza, tonsilliti, faringiti, raffreddori e sindromi parainfluenzali. Più raramente, le manifestazioni purulente possono manifestarsi a seguito di condizioni neoplastiche come il tumore alla faringe o al cavo orale.

 

Nel dettaglio, le principali cause delle placche alla gola sono:

  • lo Streptococco beta emolitico del gruppo A e lo Staphylococcus aureus: possono dare faringite e tonsillite acuta;

  • il Treponema pallidum, ovvero il batterio della sifilide (malattia a trasmissione sessuale);

  • il Corynebacterium diphtheriae o altrimenti noto come il batterio della difterite (malattia infettiva che danneggia seriamente cuore, sistema nervoso, reni e vie aeree superiori);

  • il Chlamydia trachomatis o batterio della clamidia (infezione a trasmissione sessuale);

  • il Neisseria gonorrhoeae oppure batterio della gonorrea o scolo (infezione acuta trasmessa quasi esclusivamente con i rapporti sessuali);. 

  • il Rhinovirus, virus responsabile di raffreddore, tonsilliti e faringiti;

  • l'Adenovirus, agente virale che induce alla polmonite, alla faringotonsillite, al raffreddore, alla tonsillite ed alla faringite;

  • il Coronavirus, virus che causa circa il 15% delle sindromi da raffreddamento, chiamata comunemente raffreddore. Appartiene a questa classe la SARS (Sindrome Respiratoria Acuta Grave);

  • il virus respiratorio sinciziale (RSV), responsabile delle infezioni (anche letali) dell'apparato respiratorio; 

  • il virus influenzale, causa di disturbi all'intestino (influenza intestinale), di raffreddori, tonsilliti e laringo-faringiti;

  • il virus di Epstein-Barr responsabile della mononucleosi infettiva, di alcuni tumori epiteliali e del linfoma di Burkitt;

  • il virus parainfluenzale (parainfluenzae virus);

  • il virus dell'HIV o AIDS che riduce progressivamente le difese immunitarie, esponendo l'organismo ad infezioni e tumori;

  • la Candida albicans, fungo responsabile della candida e del mughetto orale (malattie a trasmissione sessuale);

  • i tumori maligni alla gola, tra cui si distinguono il cancro glottico (carcinoma alle corde vocali), il cancro tonsillare, quello orofaringeo, nasofaringeo ed ipofaringeo;

 

I fattori di rischio che comportano il manifestarsi delle placche alla gola sono: 

  • la giovane età;

  • l'immunodepressione causata da chemioterapia, farmaci immunosoppressori o vecchiaia;

  • il contatto con individui contagiati mediante trasmissione per via aerea.

 

Placche in gola sintomi

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Le placche alla gola si manifestano con evidenti vescicole purulente intorno alle tonsille ed all'ugola. Ai sintomi visibili si associano mal di gola, starnuti, tosse, febbre, deglutizione difficoltosa e dolorosa, disagio a carico della gola, alitosi, dolore all'orecchio, tonsille gonfie ed arrossate, ingrossamento dei linfonodi del collo, debolezza persistente, scialorrea (l'eccessiva produzione di saliva).

In alcuni casi, le placche alla gola sono conseguenza dei calcoli tonsillari o altrimenti noti come tonsilliti. Questi depositi di materiale calcifico, ma anche a base di magnesio e fosforo, hanno generalmente origine batterica e si manifestano solo in fase medio-acuta. In questo caso, il paziente ha difficoltà nel deglutire, alitosi, sapore cattivo in bocca, tonsille arrossate nonché placche alla gola. Non è raro il riscontro di placche in gola senza febbre.

 

 

Diagnosi

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Le placche alla gola sono individuabili da un esame obiettivo. Può essere necessario ricorrere a test diagnostici specifici per verificarne le cause e la presenza di agenti patogeni. Sono indispensabili per valutare la storia clinica (o anamnesi) del soggetto.

 

A discrezione, il medico può richiedere al paziente:

  • il tampone faringeo con esame colturale ed a seguito l'antibiogramma (per valutare la sensibilità ad un dato antibiotico);

  • un emocromo completo con VES e PCR (indici infiammatori, vedi gli articoli relativi su esamievalori.com);

  • il livello di creatina per verificare la corretta funzionalità renale;

  • una laringoscopia;

  • una biopsia tissutale per verificare la presenza o meno di tumori;

  • Dal risultato degli esami, ne conseguirà il trattamento farmacologico o naturale per curare adeguatamente la condizione patologica.

 

Placche alla gola cura

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La terapia varia a seconda delle cause e dei fattori scatenanti.

Per cui in caso di:

  • placche in gola di origine batterica: la terapia sarà a base di antibiotici. I più utilizzati sono l’Augmentin (amoxicillina/acido clavulanico), i macrolidi, le cefalosporine e i fluorochinolonici;

  • placche alla gola di origine virale, il trattamento prevede riposo assoluto. Si può ricorrere ad alcuni farmaci a base di paracetamolo per il trattamento della febbre e per rendere più sopportabile il mal di gola. I sintomi si risolvono all'80% dei casi in una settimana, mentre in un terzo dei casi la risoluzione è più rapida (tre giorni);

  • placche alla gola di origine fungina, la terapia prevede l'uso di farmaci dall'azione antimicotica a base di ketoconazolo, clotrimazolo, fluconazolo, nonché riposo assoluto e ricorso a soluzioni sintomatiche;

  • placche alla gola legate a tumori richiedono invece la radioterapia abbinata ad un ciclo di chemioterapia. In alcuni casi si procede con la rimozione chirurgica del male a cui seguiranno uno o entrambi i trattamenti precedentemente citati.

Se adeguatamente trattate e non trascurate, le placche alla gola hanno una prognosi positiva. 

 

 

Placche in gola rimedi naturali

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Per ridurre i fastidi causati normalmente dalle placche alla gola è possibile ricorrere ad alcuni rimedi naturali.

  • Fare gargarismi con acqua salata calda. Basterà aggiungere un pizzico di sale in mezzo bicchiere di acqua calda e mescolare. Ripetere al mattino ed alla sera per 10-15 secondi, in modo da ritrovare un immediato sollievo;

  • Bere infusi di salvia, echinacea o timo dalle proprietà immunostimolanti ed espettoranti, delle bevande calde senza caffeina e dolcificate con del miele;

  • Fare gargarismi con aceto di mele o limone dalle proprietà antinfiammatorie, antibatteriche, stimolanti del sistema immunitario e disinfettanti. Per cui, diluire un cucchiaino di aceto di mele o di succo di limone in mezzo bicchiere di acqua calda ed effettuare gli sciacqui per 10-15 secondi;

  • Consumare dello zenzero fresco. Noto per le sue proprietà antinfiammatorie ed antibatteriche, sconfigge sul nascere il mal di gola ed allevia i fastidi causati dalle placche. Acquistare una radice fresca ed assumerne un pezzetto alla volta. Le caramelle e lo zenzero candito potrebbero non apportare gli stessi benefici;

  • Sciogliere in bocca delle caramelle balsamiche alle erbe. Oltre che ridurre l'alitosi, aumentano la salivazione in modo da ridurre la sensazione di secchezza delle fauci;

  • Evitare i luoghi inquinati e soprattutto il fumo;

  • Depurare l'aria con un deumidificatore;

  • Utilizzare degli spray a base di propoli ed assumere un cucchiaio di miele con poche gocce di succo di limone.

 

Placche alla gola prevenzione

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Per prevenire l'insorgenza delle placche alla gola bisogna proteggere l'organismo dai mali di stagione, curando l'alimentazione e consumando cibi ricchi di vitamina C per stimolare il sistema immunitario.

A tal proposito prediligere frutta, ortaggi e verdure come patate, broccoli, agrumi, lattughe, spinaci, radicchio, pomodori, peperoni, cavolfiori. Sarebbe buona norma prendersi cura del proprio corpo e non esporlo eccessivamente a sbalzi di temperatura tipici dei cambi di stagione.

Pertanto, vestirsi a cipolla ( astrati), coprire la gola con maglioni a collo alto, giubbotti adeguati e sciarpe. Curare le basi dell'igiene, lavando spesso le mani con sapone ed acqua corrente, soprattutto prima di toccare il cibo.

I bambini dovrebbero evitare di scambiare capi di abbigliamento con soggetti contagiati. Per allontanare i rischi di trasmissione, è opportuno tenersi temporaneamente alla larga dalle persone che hanno contratto le placche alla gola oppure che sono portatrici di qualche malattia infettiva come il raffreddore, la tonsillite, la faringite, la faringotonsillite o l'influenza. Queste precauzioni semplificano la vita e la migliorano.