Mal di gola: come diagnosticare la faringite

 

Tendenzialmente il termine mal di gola viene utilizzato per indicare una possibile infiammazione della mucosa che riveste il cavo orale, provocando dei sintomi di intensità variabile. Ma la gola comprende diversi organi che potrebbero essere intaccati dall’infiammazione tanto da dover distinguere una laringite, da una faringite o tonsillite, a seconda dell’area del cavo orale coinvolta nell’infiammazione.

 

 

Comunemente chiamato mal di gola, la faringite è uno dei malanni di stagione di cui spesso si tende a soffrire soprattutto quando il clima si fa sempre più rigido. Un’infiammazione della mucosa che riveste la faringe che colpisce in maniera indistinta sia adulti che bambini, e che in alcune circostanze tende a sfociare in problemi respiratori più complessi.

La faringite è l’infiammazione della mucosa del tratto della faringe, ovvero l’organo che crea una comunicazione tra la cavità nasale e quella orale, ma anche con l’esofago, la laringe e l’orecchio medio.

 

Cos’è la faringe?

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La faringe costituisce un tratto molto importante per vie aeree digestive superiori, chiamate tali in quanto consentono sia il passaggio del cibo verso l’esofago che il passaggio dell’aria ai polmoni. Suddivisa poi in tre compartimenti distinti: la rinofaringe parte delle cavità nasali, l’orofaringe porzione intermedia della faringe e l’ipofaringe, porzione terminale della faringe che immette il cibo nell’esofago.

Il termine faringite è utilizzato principalmente dai medici per diagnosticare la malattia, ma il gergo popolare associato alla faringite, ma non solo  è il comune mal di gola. Tendenzialmente la faringite viene diagnostica nella stagione fredda, ma anche nei cambi di stagione quando il clima caldo o freddo tendono a cambiare velocemente.

 

 

Tutte le cause della faringite

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I fattori che possono scatenare un’infiammazione della faringe sono svariati dai comuni virus, ai batteri, allergie o anche le risalite dei succhi gastrici che potrebbero creare un’irritazione. Chi soffre di faringite tende ad avvertire una sensazione di fastidio alla gola o addirittura dolore quando si deglutisce.

Mentre qualora la faringite sia causa da un agente infettivo potrebbe essere probabile una simultanea comparsa di una malattia infettiva ad essa correlata. In genere i sintomi della faringite tendono a scomparire in pochi giorni senza che il paziente debba sottoporsi a particolari trattamenti farmacologici, ma qualora i sintomi dovessero complicarsi o perdurare potrebbe essere necessario sottoporre il paziente ad una serie di esami diagnostici specifici.

La faringite può essere causata da un’infezione da virus o batterio, come l’Herpesvirus, l’Adenovirus e il Rinovirus, o batteri come lo streptococco o il chlamydiapneumoniae. E in caso di infezione virale o di tipo batterico è fondamentale che l’analisi clinica venga supportata da un tampone faringeo, in grado di individuare perfettamente la tipologia di batterio o virus che ha scatenato l’infiammazione.

Ulteriori cause che potrebbero provocare la comparsa di una faringite sono l’esposizione a polveri, sostanze allergiche, o anche smog e fumo di sigaretta che sarebbero i principali responsabili delle forme croniche di faringite.

Anche il freddo della stagione invernale o i continui sbalzi di temperatura potrebbero causare la comparsa della faringite, oltre alla secchezza e mancanza del giusto tasso di umidità nell’aria.

 

Sintomi della faringite

Solitamente chi soffre di faringite avverte come primi sintomi una sensazione di secchezza in gola, o un bruciore che spesso causa anche difficoltà nella deglutizione della saliva o del cibo. Mentre quando l’irritazione si estende in tutto il tratto faringeo è possibile avvertire sintomi decisamente più forti e fastidiosi, tanto da rendere particolarmente difficile la deglutizione. O nei casi più complicati possono comparire delle piccole vesciche o placche bianche sulle zone più colpite o su tutta la mucosa della gola.

 

Come diagnosticare una faringite?

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Durante la visita il medico osserva la gola per verificare la presenza di eventuali arrossamenti, irritazioni o gonfiori, o la presenza della placche. Esaminando anche il naso e l’orecchio, o la presenza di linfonodi ingrossati nel collo.

La grande maggioranza delle faringiti sono di origine virale, ma per averne certezza il medico potrebbe eseguire un test rapido per la ricerca degli antigeni dello streptococco. E qualora in test non sia positivo dovrà procedere con la prescrizione di un tampone faringeo  con coltura e antibiogramma per evidenziare la presenza di un altro batterio responsabile della faringite.

I tamponi alla gola vengono effettuati tramite l’utilizzo di un cottonfioc che viene strisciato sulla mucosa della faringe e sulle tonsille, e successivamente analizzando il contenuto prelevato. In pazienti che soffrono di faringite cronica è possibile approfondire gli esami diagnostici tramite l’utilizzo di un endoscopio, una tecnica che consente di ispezionare le cavità nasali e rinofaringe mediante l’utilizzo di uno strumento a fibre ottiche.

L’esame endoscopico si effettua assolutamente in ambulatorio ed è indolore. Tramite un tubicino di pochi millimetri che viene inserito all’interno del naso è possibile vedere l’interno degli organi esplorati, per riuscire a raccogliere molte più informazioni necessarie per la diagnosi di faringite sul paziente.

Una volta acquisita la diagnosi ed i risultati del test potrebbe essere vantaggioso per il paziente archiviare i dati in modo da renderli subito disponibili al medico di famiglia. Per gestire online l'elenco degli esami di laboratorio come gli esami ematochimici o di altro tipo esistono attualmente vari tool che permettono anche la stampa di vademecum.

 

 

Come curare un mal di gola

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Solitamente il mal di gola segue il suo decorso naturale di almeno 5-7 giorni. i sintomi dapprima piuttosto acuti tendono ad alleviarsi naturalmente diventando sempre più leggeri e sopportabili, l’infiammazione regredisce fino a scomparire.

Ma esistono alcuni rimedi naturali che possono aiutarci soprattutto nei primi sintomi di mal di gola ad alleviare i fastidi, come l’uso di tisane calde a base di cannella, chiodi di garofano e miele, o l’uso di fiori e foglie di malva che sarebbero un ottimo infuso per calmare l’irritazione alla gola.

Anche lo zenzero può essere utilizzato per alleviare i fastidi della faringite, in quanto ottimo antibiotico naturale e antinfiammatorio, analgesico naturale che lenisce le sensazioni dolorose del mal di gola.

Di sicuro il trattamento della faringite dipende necessariamente anche dal fattore che ha causato l’infiammazione delle mucose della faringe. Dopo aver sottoposto un paziente ad un tampone faringeo che conferma la presenza dello streptococco sicuramente il medico dovrà prescrivere la terapia antibiotica più opportuna.

Oltre all’antibiotico a seconda della natura dell’infiammazione faringea il medico potrebbe consigliare al paziente di seguire per alcuni giorni una terapia farmacologica a base di analgesici, antinfiammatori, o consigliando inalazioni e pasticche balsamiche, o magari l’utilizzo di collutori specifici per il trattamento di faringiti.